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Cultures in Transition – Spirit, Heart, Soul

Nato in Svizzera e cresciuto tra USA e Canada, figlio di un tipografo, Oliver Klink ha dedicato la sua vita alla fotografia dopo una laurea in fisica. Ha pubblicato i suoi lavori, rigorosamente in bianco e nero, su National Geographic, Days of Japan, Daily Mail, Black & White Magazine, My Modern Met. Nel 2018 è stato incoronato “Black and White photographer of the year” dalla rivista Dodho, ultimo in ordine di tempo di una serie di riconoscimenti internazionali. È del 2019 il libro “Cultures in Transition”, una prestigiosa edizione limitata curata in ogni dettaglio dalla tipografia LONGO di Bolzano.

Il mondo in trasformazione, straordinari documenti in bianco e nero
Un affascinante gioco di luci e ombre, chiari e scuri, contrasti di bianco e nero: le immagini di Oliver Klink ammaliano l’osservatore. Questo pluripremiato fotografo viaggia intorno al mondo con la sua macchina fotografica, sempre alla ricerca dei continui mutamenti che ci circondano - in Bhutan, Cina, India o Myanmar - ovunque possa imbattersi in cambiamenti e stravolgimenti. Nel suo volume “Cultures in Transition” invita l’osservatore a viaggiare in Paesi lontani per farsi un’idea di culture sconosciute, almeno fino a quando ne esisteranno.
Sin da bambino, Klink sognava di diventare un esploratore e di condurre una vita avventurosa, voleva vedere “come vivevano le persone dall’altra parte del mondo”:  i suoi scatti sono la manifestazione di questi sogni, è lì che confluiscono  il nostro passato, presente e futuro. Sebbene alcune riprese siano state effettuate in luoghi esotici, il tema non è mai l’esotismo, quanto piuttosto la sopravvivenza e la speranza per lo spirito, il cuore e l’anima di tutti noi: spirit, heart and soul.

Ritratti di persone, catturati attraverso l’obiettivo
L’impressione è che la vita non sia cambiata da secoli, ma solo a un colpo d’occhio superficiale. L’influsso della globalizzazione è percepibile ovunque, tutto cambia rapidamente e drammaticamente. Oliver Klink orienta la sua macchina fotografica verso la fragilità della cultura umana: in pochi anni, infatti, le sue immagini potrebbero trasformarsi in documenti temporali del passato. Ma a lui non basta ritrarre solo i tipici segni della modernizzazione, come apparecchi elettronici, mezzi di trasporto o abbigliamento occidentale. Nel corso dei suoi viaggi, riesce a creare un profondo legame e una familiarità con le persone che fotografa, ottenendo accesso a luoghi lontani dal turismo di massa. Le sue immagini catturano la vita delle persone, la loro famiglia, il loro lavoro e la loro religione, insieme ai numerosi mutamenti che lasciano un’impronta indelebile.

Una speciale tecnica di stampa per un volume altrettanto speciale
Quest’edizione limitata con 60 immagini in bianco e nero, scattate in un periodo di 15 anni, è il prodotto della stampa Triton Offset della tipografia LONGO di Bolzano. Gli estremi contrasti e la varietà di ombreggiature che caratterizzano la fotografia in bianco e nero richiedono tecniche molto complesse. Il sistema Triton Offset è specializzato in un elevato numero di tonalità e nelle più raffinate sfumature di grigio. Grazie all’impiego di speciali pigmentazioni cromatiche, le stampe in bianco e nero raggiungono la massima perfezione. I suggestivi ritratti di Oliver Klink non perdono d’intensità e fascino, tanto che “Cultures in Transition” è destinato a diventare uno straordinario documento temporale, personale, toccante e spettacolare nella sua sobria eleganza.

 

26/07/2019