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Universo packaging

Costellazioni di competenze, pianeti di materiali, orbite tecnologiche e rotte creative per esplorare il packaging in tutte le sue dimensioni. In questo universo convivono estetica e funzione, sostenibilità e storytelling, innovazione tecnologica e artigianalità. Ed è talmente vasto che non è per niente facile mapparne i confini. Qui vi raccontiamo alcuni tra i diversi mondi interconnessi, che dialogano e si influenzano tra loro, tra trend di mercato e di design e con una selezione delle migliori applicazioni.

A cura della Redazione | Su PRINTlovers 106

LUXURY

Nel 2024, il mercato italiano dei beni di lusso è stato stimato in 21,06 miliardi di USD, con una crescita trainata principalmente dal turismo e dalla domanda internazionale. A livello globale, il settore del packaging di lusso ha raggiunto un valore di 17,5 miliardi di USD nel 2024, con previsioni di crescita fino a 24,6 miliardi di USD entro il 2033, a un tasso di crescita annuale composto (CAGR) del 3,82%. (Mordor Intelligence).
Definire il lusso nel packaging cartotecnico implica coniugare estetica, funzione e identità di marca. Non è solo una questione di materiali o nobilitazioni, ma di esperienza sensoriale e coerenza comunicativa. Per questo motivo, la progettazione di un pack di alta gamma richiede un approccio sartoriale, fondato su briefing dettagliati, collaborazione tra creativi e tecnici, e una valutazione sin dalle prime fasi di fattibilità e ottimizzazione industriale.

I settori applicativi del luxury packaging in Italia
Il packaging di lusso rappresenta oggi un asset strategico per molteplici comparti industriali, soprattutto in un paese come l’Italia, dove l’eccellenza manifatturiera e il valore percepito del brand sono elementi chiave di competitività. I principali sono:
  • Moda, accessori e personal luxury, in cui il packaging è parte integrante della brand experience, dalle scatole rigide alle shopper in carta che connotano l’esperienza dell’acquisto in-store.
  • Gioielleria, orologeria e oggetti preziosi: in questo segmento il packaging non è solo contenitore ma custodia che prolunga l’esperienza del lusso.
  • Wine & Spirits: qui il packaging racconta origine, artigianalità, autenticità. Cofanetti, astucci rigidi, bottiglie customizzate, legni nobili e carte naturali sono elementi distintivi.
  • Elettronica high-end e regali corporate: anche l’elettronica di fascia alta ricorre a pack minimalisti e sofisticati per esprimere valore e innovazione. Nel mondo del corporate gifting, il packaging di lusso diventa un alleato per rafforzare la brand image. Secondo Verified Market Reports, il mercato globale del luxury gift packaging passerà dai 20,5 miliardi di dollari del 2022 ai 29,5 miliardi nel 2030, spinto anche dalla crescita della domanda B2B.
  • Cosmetici e profumi, che costituiscono un’industria da 16 miliardi di euro di fatturato nel 2024, di cui 7,4 provenienti dall’export. In questo comparto il pack riveste un ruolo cruciale, ed è spesso caratterizzato da una grande ricerca formale coniugata ad attenzione alla sostenibilità.

Materiali e tecniche distintive
Le soluzioni di lusso si caratterizzano per l’impiego di carte pregiate, lavorazioni artigianali e personalizzazione spinta. Pantoni speciali, rilievi a secco, verniciature soft-touch e nobilitazioni complesse sono scelte frequenti. La perfezione esecutiva è essenziale: assenza di difetti, finiture impeccabili e durabilità sono parametri irrinunciabili. Il costo riflette un processo progettuale su misura, spesso complesso e ad alta specializzazione.

Nuove forme del lusso
Il settore evolve accogliendo tipologie più sostenibili e costruzioni razionalizzate. Se da un lato rimangono forti gli astucci lineari e le scatole rigide per cosmetica e Wine & Spirits, dall’altro emergono modelli semplificati, con strutture geometriche innovative e materiali misti. L'integrazione di componenti tecnologici come LED, magneti invisibili o aperture automatiche arricchisce il valore esperienziale senza compromettere la funzionalità.

Allestimenti interni e protezione funzionale
Il lusso si misura anche nell’organizzazione interna della confezione. Le soluzioni più avanzate sostituiscono la plastica con strutture monomateriche in cartone sagomato o microonda pressata, che garantiscono protezione e coerenza estetica, oltre a migliorare il profilo ambientale. L’attenzione alla funzionalità si estende anche alla fruizione post-vendita: alcuni packaging diventano espositori o glorifier, prolungando il ciclo di vita dell’imballo.

Sostenibilità e intelligenza progettuale
La sostenibilità ambientale ridisegna le priorità del settore. Le aziende puntano su carte riciclabili, materiali compostabili e tecniche di stampa a basso impatto. L’eliminazione di plastiche e colle, la progettazione per la disassemblabilità e l’utilizzo di supporti naturali o riciclati sono ormai standard nei progetti più avanzati. Il concetto di lusso punta sull’intelligenza progettuale: si arricchisce di una nuova dimensione etica, senza sacrificare qualità o valore percepito.

FOOD & BEVERAGE

Nel settore alimentare e delle bevande, il packaging sta vivendo una trasformazione profonda, incentrata sull’equilibrio tra prestazioni funzionali, riduzione dell’impatto ambientale e ottimizzazione logistica. I progetti premiati ai WorldStar Global Packaging Awards 2025 delineano con chiarezza le direttrici di sviluppo più avanzate.

Barriere monomateriale e soluzioni full-paper
L’adozione di materiali monostrato, in particolare PE, PP e carta con coating funzionali, rappresenta uno degli sviluppi più significativi. Questi film barriera garantiscono protezione da ossigeno e umidità, prolungando la shelf life anche di prodotti sensibili come latticini e snack, pur restando compatibili con le linee di confezionamento esistenti. In parallelo, crescono le soluzioni full-paper: contenitori modellati o laminati con rivestimenti compostabili idonei al contatto diretto con alimenti solidi o liquidi, che offrono un’alternativa concreta all’uso di materiali misti, difficili da riciclare.

Packaging attivo e conservazione intelligente
Si diffondono inoltre imballaggi in grado di interagire con il contenuto, intervenendo attivamente sulla conservazione. È il caso di vassoi realizzati in materiale riciclato con proprietà antibatteriche o di confezioni dotate di sistemi in grado di assorbire l’umidità o rilasciare gas inerti. Queste tecnologie, applicate a prodotti freschi, ready-to-eat o biologicamente attivi, contribuiscono in modo efficace alla riduzione dello spreco alimentare e all’estensione della vita commerciale dei prodotti.

Formati flessibili e refill system per il food
La logica del refill, già consolidata in altri ambiti, si estende anche all’alimentare. Buste doypack o sacche flessibili in PE monomateriale con tappo erogatore sostituiscono i contenitori rigidi per salse, condimenti e bevande vegetali. Leggere, comprimibili e compatibili con il riciclo meccanico, queste soluzioni migliorano la densità logistica e riducono il peso per unità confezionata, favorendo la sostenibilità lungo tutta la filiera.

Ergonomia e consumo on-the-go
Le esigenze di praticità e funzionalità trovano risposta in packaging progettati per il consumo diretto. Vaschette suddivise in più scomparti, chiusure richiudibili ad alta tenuta, film removibili senza sforzo e accessori integrati – come posate in carta o coperchi trasformabili in piatti – caratterizzano le soluzioni pensate per pasti pronti e snack. L’impiego di tecnologie come la termoformatura barrierata e la stampa flessografica su supporti compostabili consente una progettazione avanzata anche per il canale vending o per l’utilizzo in microonde.

Pasta, cibo salutare e sfizi
Sono i Pentawards a darci invece un’idea di come la ricerca tecnologica si stia combinando con il design per sviluppare una comunicazione di marca efficace e innovativa. Tra i principali trend individuati nei progetti premiati nell’ultima edizione, spiccano i redesign del prodotto italiano per eccellenza, la pasta, con un’estetica raffinata che ridefinisce l’identità di brand storici come Voiello, Agnesi e Barilla, posizionandoli grazie a limited edition e gift pack nell’alveo del cibo gourmet. Estetica pop, colorata e dai caratteri cubitali, per marchi di pasta più di nicchia e territoriali come Pasta Luciano, ma anche per prodotti plant-based e “healthy”. Grande libertà di sperimentazione poi nel settore della confiserie e del gourmet, che lasciano ampio margine a soluzioni ricercate nella scelta dei materiali e delle nobilitazioni.

BEAUTY

Sostenibilità, efficienza e user experience sono le parole chiave del packaging del settore Beauty e personal care. Nel 2024, il settore del packaging di questo segmento Italia ha registrato una crescita significativa, con un valore di mercato interno superiore ai 12,5 miliardi di euro (+9,4% rispetto al 2023), secondo il Rapporto Annuale 2024 di Cosmetica Italia. L’export rappresenta ormai il 46% della produzione e ha superato i 7 miliardi di euro, a conferma della competitività internazionale del comparto.

L’importanza della skincare
Il segmento skincare è tra i più dinamici e in crescita: i prodotti (sieri, creme, maschere, detergenti) richiedono packaging primari che preservino la stabilità delle formule attive, motivo per cui stanno emergendo sempre più soluzioni airless e monodose.

Soluzioni ricaricabili e sistemi di dosaggio intelligenti
Le confezioni ricaricabili con sistemi di dosaggio avanzati guadagnano terreno. Questi design permettono un'erogazione precisa del prodotto, riducendo gli sprechi e migliorando l'esperienza dell'utente.

Ripensare i materiali
Nel primario la plastica resta il materiale dominante per il packaging beauty e personal care, con una quota di mercato superiore al 45,5% nel 2024. Formati come flaconi, vasi, tubi e tappi impiegano principalmente PET, HDPE e PP, grazie alla loro leggerezza, versatilità e convenienza. Tuttavia, il segmento è in trasformazione: cresce l’impiego di plastiche biodegradabili e di materiali PCR (post-consumo riciclati), ma restano sfide rilevanti legate a costi e normative per le tecnologie di riciclo avanzato. Un’innovazione interessante sono gli imballaggi 100% in carta per contenere prodotti liquidi, che eliminano l'uso della plastica mantenendo al contempo l'integrità e la sicurezza del contenuto.​ Il vetro continua a essere il materiale preferito per il segmento lusso, per le sue qualità estetiche e protettive, mentre l’alluminio è apprezzato per la resistenza e la barriera a luce e ossigeno. Nel packaging secondario domina il cartone FSC o riciclato, scelto per il suo impatto ambientale ridotto.

Design minimalista e funzionale
Il minimalismo nel design si traduce in confezioni eleganti che ottimizzano l'uso dei materiali e migliorano la funzionalità. L'attenzione è rivolta a soluzioni che siano esteticamente piacevoli e pratiche, facilitando l'uso quotidiano e il riciclo. Le finiture – serigrafia, incisione, metallizzazioni, soft touch – rimangono fondamentali per la premiumness del prodotto.

PHARMA

Il packaging farmaceutico è altamente tecnico e regolamentato: deve proteggere, conservare, dosare e informare. La corretta progettazione può influenzare direttamente l’aderenza alla terapia. Il Decreto Legislativo 219/2006 distingue tra confezionamento primario (a diretto contatto con il medicinale), secondario (astuccio, etichetta, foglio illustrativo) e terziario (logistica). Nel dettaglio, il packaging primario comprende contenitori in plastica, vetro, alluminio, blister e bustine monodose, con il blister in alluminio che copre oltre metà del segmento. L’astuccio in cartoncino FBB è lo standard per il pack secondario, su cui si giocano le differenze comunicative tra farmaci prescritti e OTC. La leggibilità, l’ergonomia e il rispetto delle normative grafiche (incluso il bollino adesivo) sono essenziali.
Nel 2025 il packaging per il settore farmaceutico conferma una traiettoria chiara: sostenibilità, sicurezza e digitalizzazione sono i tre assi su cui si gioca l’innovazione. I progetti premiati ai WorldStar Global Packaging Awards 2025 della WPO (World Packaging Organization) lo dimostrano, confermando il packaging farmaceutico come riferimento prezioso anche per altri settori alla ricerca di efficienza e responsabilità ambientale.

Monomateriali e riciclabilità reale
La ricerca di alternative ai materiali compositi si traduce in soluzioni basate su monomateriali ad alta barriera, progettati per garantire la massima riciclabilità. Alcuni blister farmaceutici premiati utilizzano film in polipropilene completamente riciclabili che riducono drasticamente l’impatto ambientale, mantenendo alti standard di protezione per i principi attivi.

Fibre cellulosiche modellate per il primario
La fibra modellata, fino a pochi anni fa impiegata principalmente per il packaging secondario, si sposta verso il primario. Contenitori rigidi con tappo a vite in cellulosa pressata diventano alternative concrete ai flaconi in plastica per prodotti solidi orali, integratori e cosmetici a uso medico, combinando estetica naturale, funzionalità e compatibilità con la raccolta carta.

Protezione intelligente dalle radiazioni UV
Un’altra area chiave è la protezione dei farmaci fotosensibili. Le nuove generazioni di blister offrono barriere integrate contro l’umidità, l’ossigeno e soprattutto i raggi UV, senza dover ricorrere a sovraimballaggi opachi o materiali aggiuntivi. Un vantaggio non solo ambientale ma anche in termini di semplificazione logistica.

Sistemi anticontraffazione evoluti
Nel campo della sicurezza, le soluzioni premiate puntano su sistemi che combinano tamper-evidence visibile e codici di tracciabilità invisibili o digitali. Questi sistemi rendono più difficile la manomissione e permettono il controllo dell’autenticità lungo tutta la supply chain.

Realtà aumentata al servizio dell’aderenza terapeutica
Infine, il digitale entra con forza anche nel packaging primario, attraverso l’integrazione di contenuti in realtà aumentata. QR code applicati a confezioni e dispositivi attivano video tutorial e istruzioni interattive accessibili da smartphone, con l’obiettivo di migliorare la comprensione delle terapie e ridurre gli errori di somministrazione.

PET

Il mercato del pet food e degli accessori per animali domestici è in forte espansione sia in Italia che a livello globale, trainato dai profondi cambiamenti nel rapporto tra umani e animali da compagnia e da una maggiore attenzione alla sostenibilità. Secondo Eurispes, in Italia ci sono 53 animali domestici ogni 100 abitanti, con un fatturato nazionale del settore pet care che supera i 2 miliardi di euro. A livello globale, solo il mercato del pet food è passato da 59,3 miliardi di dollari a 123,6 miliardi in un solo anno, evidenziando una crescita significativa. Per quanto riguarda il food, sta crescendo la domanda di prodotti con ingredienti naturali, senza allergeni e arricchiti con superfood. Il 60% dei proprietari di animali preferisce prodotti con packaging riciclabili e sostenibili, riflettendo una crescente consapevolezza ambientale.

Design emozionale, praticità e trasparenza
I trend di design in questo settore puntano su tre pilastri: un design emozionale, in cui i packaging utilizzano illustrazioni, mascotte, colori vivaci e lettering di grande impatto per creare un legame emotivo con il consumatore; la funzionalità, che prevede l’uso di confezioni richiudibile e materiali resistenti per migliorare la conservazione e facilitare l’utilizzo; una comunicazione trasparente, con informazioni chiare che evidenziano ingredienti, benefici nutrizionali ed eventuali certificazioni. Ma il pet food non è tutto: una parte consistente della spesa va, oltre che in cure veterinarie, nell’acquisto di cosmetici, accessori e arredi per animali, tutti prodotti dotati di packaging che attingono da settori differenti mantenendo lo stile emozionale del pet food.

TECH

Nel 2024, il mercato italiano della tecnologia di consumo ha registrato un fatturato di 16,2 miliardi di euro, con una lieve contrazione dello 0,6% rispetto all'anno precedente. Smartphone e tablet hanno detenuto circa il 27% del mercato, guidando la domanda di imballaggi compatti, protettivi, sostenibili e intelligenti. Le vendite frequenti e i rapidi aggiornamenti tecnologici rendono questi dispositivi i principali driver di innovazione nel packaging elettronico. A livello mondiale, il mercato del packaging per l'elettronica di consumo è stato valutato a 26,2 miliardi di dollari nel 2023 e si prevede una crescita con un tasso annuo composto superiore al 18,4% tra il 2024 e il 2032 (dati Global Market Insights).

Protezione e sostenibilità
La sostenibilità è un fattore chiave che guida questa espansione, con le aziende che investono in soluzioni di packaging eco-friendly per soddisfare le aspettative dei consumatori e le normative ambientali, coniugando gli aspetti di sostenibilità alla protezione del prodotto, soprattutto alla luce dell’aumento dell’e-commerce, che ha coperto il 45% del mercato nel 2023.​ Il design minimalista, anche in virtù della scelta di materiali come il cartone ondulato e la carta kraft, continua a essere una scelta popolare, con un'enfasi sulla tipografia audace e su palette di colori neutri. Questo approccio non solo conferisce un aspetto moderno e sofisticato al packaging, ma facilita anche il riciclo, riducendo l'uso di inchiostri e materiali non necessari.​ Grande importanza hanno anche la personalizzazione e l’integrazione di soluzioni per un packaging smart e connesso.


E-COMMERCE

Crescono volumi, crescono le aspettative. Il packaging per l’e-commerce si conferma tra i segmenti più dinamici e strategici del settore in un’evoluzione che intercetta non solo la crescita esponenziale del commercio online, ma anche una nuova cultura del packaging orientata a performance, identità di marca e sostenibilità.

Funzione, forma e filiera: le tipologie più utilizzate
Nel contesto dell’e-commerce il packaging deve rispondere a esigenze complesse: proteggere durante il trasporto, comunicare il brand, ottimizzare spazi e costi. I formati più diffusi confermano questa multifunzionalità: scatole in cartone ondulato, spesso personalizzate per migliorare l’esperienza di unboxing; buste imbottite, per articoli fragili o di piccole dimensioni; buste flessibili e polybag, ampiamente adottate nel fashion retail; packaging su misura, progettato per ottimizzare volumi e ridurre materiali. Le soluzioni customizzate, in particolare, stanno guadagnando terreno per la capacità di coniugare efficienza logistica e branding.

L’ascesa dei materiali sostenibili
Con il crescente rifiuto della plastica monouso e un’attenzione sempre più forte alle normative ambientali, le aziende del settore stanno ripensando i materiali: cartone ondulato e carta kraft restano la scelta più ricorrente; si moltiplicano le opzioni compostabili, riciclabili o biodegradabili al 100%; gli additivi presenti nelle plastiche vergini, che ostacolano il riciclo o pongono rischi sanitari, sono oggetto di crescenti restrizioni. Nonostante queste tendenze, l’industria ha dovuto affrontare nel 2023 una contrazione del 5,6% nella produzione di packaging a base carta (WorldStar, 2025), accelerando così l’esigenza di soluzioni ancora più performanti e leggere.

La stampa? Digitale, smart, personalizzata
La tecnologia di stampa segue il trend dell’adattabilità: l’offset rimane la scelta principale per le grandi tirature, ma la stampa digitale è sempre più apprezzata per il packaging a tiratura limitata e la personalizzazione massiva; QR code, NFC, RFID e interfacce digitali fanno del pack un touchpoint attivo, utile anche per la tracciabilità e l’interazione post-vendita.

Il packaging fa la differenza tra chi spedisce e chi fidelizza
Nel 2025, il design del packaging e-commerce deve rispondere a un brief chiaro: essere semplice, sostenibile e memorabile. I principali trend estetico-funzionali includono: minimalismo strutturale, per facilitare lo smaltimento e ridurre i costi; unboxing esperienziale, dove forma e decorazione contribuiscono a rafforzare la relazione con il brand; packaging narrativo, che comunica la storia del prodotto o dell’azienda; interattività digitale, per integrare contenuti, guide o promozioni personalizzate.

SMART PACKAGING

C’è stato un tempo in cui il packaging era solo un involucro. Poi è diventato narratore del brand, garante della sostenibilità, catalizzatore di esperienze. Oggi è tutto questo e qualcosa di più: il packaging è diventato smart. Parliamo di una trasformazione profonda, dove tecnologia e design si incontrano per dare forma a soluzioni intelligenti, capaci di comunicare, interagire, misurare. In un mercato sempre più orientato alla personalizzazione e alla tracciabilità, il packaging intelligente sta rivoluzionando il modo in cui i brand si raccontano e si relazionano con i consumatori. QR code dinamici, NFC, RFID, sensori ambientali e tag intelligenti sono solo alcune delle tecnologie che rendono oggi una confezione capace di parlare con chi la tocca o la inquadra. Un packaging smart può raccontare la storia del prodotto, autenticare un capo di abbigliamento, offrire contenuti esclusivi, segnalare quando un cosmetico è stato aperto o se un alimento è stato conservato correttamente. E nel farlo, crea un ponte tra fisico e digitale, tra branding ed esperienza.

Tecnologia sì, ma al servizio della narrazione
Il rischio però è che la tecnologia diventi fine a sé stessa, un gadget che distoglie dal contenuto. Il vero valore sta nell’integrazione tra forma, funzione e storytelling. In questo senso, il packaging intelligente non sostituisce la creatività, la amplifica. Un QR code può essere l’inizio di un racconto immersivo; un tag NFC, la chiave per un mondo digitale cucito su misura per il consumatore. Non si tratta solo di stupire, ma di dare senso. Il packaging smart può valorizzare la trasparenza della filiera, favorire la fidelizzazione, guidare la scelta all'acquisto. E può farlo con linguaggi visivi coerenti, interfacce accessibili, esperienze coinvolgenti.

Smart è anche sostenibile
La sostenibilità resta un tema centrale. Se da un lato il packaging intelligente apre a nuove opportunità di riduzione degli sprechi – monitorando ad esempio la freschezza dei cibi – dall’altro impone riflessioni sull’impatto ambientale dei dispositivi elettronici o dei materiali compositi. Ma l’innovazione, anche qui, fa la differenza: etichette stampate con inchiostri conduttivi, RFID biodegradabili, chip miniaturizzati integrabili in carta e cartone aprono scenari sempre più compatibili con le esigenze dell’economia circolare.

Verso un design connesso
Il packaging intelligente non è solo una sfida tecnica, è una questione di design sistemico. Richiede visione strategica, competenze interdisciplinari e una nuova sensibilità progettuale. Un territorio dove si incontrano ingegneria, comunicazione, esperienza utente e innovazione di filiera. Per brand e creativi, è l’occasione per ripensare il ruolo stesso della confezione: non più semplice supporto, ma snodo attivo dell’ecosistema prodotto-comunicazione-mercato. Un packaging connesso, capace di ascoltare, rispondere e evolvere. Il futuro è già iniziato. E passa dalle mani di chi progetta oggi le esperienze di domani.
 


25/07/2025


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