Tendenze

La comunicazione visiva che verrà

“Trova la tendenza prima che la tendenza – inevitabilmente – trovi te, e ti trovi impreparato”. Un po’ è questo il principio che ispira Depositphotos quando, alla fine di ogni anno, pubblica un approfondito studio sulle previsione delle idee, delle tematiche e dell’estetica che caratterizzeranno l’anno che sta per iniziare. Per predire il 2020 la famosa piattaforma microstock ha coinvolto otto agenzie creative in tutto il mondo, che hanno dato il loro contributo nel visualizzare la direzione che prenderà il visual design.

Di Michela Pibiri

Ce lo aveva già anticipato Sandra Iakovleva, Creative Editor di Depositphotos  che si occupa della redazione annuale del report, nell'intervista  uscita sull'ultimo numero di PRINT: il 2020 sarà un anno più futuristico che mai. Una serie di fattori stanno delineando un mondo in cui quello che ci sembrava fino a poco tempo fa impossibile sarà parte integrante della nostra vita quotidiana. Tutto si gioca sul filo del nostro rapporto con tecnologie in rapidissima evoluzione, e sull’equilibrio che saremo in grado di trovare per trarne il meglio. Ecco dunque nel dettaglio i temi che, secondo il report, vedremo prepotentemente emergere o affermarsi nel corso dell’anno che ci trasporta in un nuovo decennio ricco di sfide, anche sul piano della comunicazione.



1. IL MONDO DI DOMANI
La realtà estesa (XR) sarà un dei temi principali del 2020. Automazione, robotica, mondo connesso, 5G, intelligenza artificiale, sport elettronici, Internet of Things, reti neurali artificiali (ANN), gestione e sicurezza dei cloud. Dobbiamo prepararci a un’immersione nella realtà virtuale ovunque ci troviamo: a casa, nei negozi, nell’arte, nell’intrattenimento, perché le aziende cui ci rivolgiamo faranno a gara per creare esperienze significative facendo leva sulle ultime tecnologie. Noi, con strumenti come Facebook Horizon e l’aggiornamento Oculus Quest, porteremo la realtà virtuale nel nostro quotidiano, dal tempo libero al modo in cui facciamo acquisti e comunichiamo. Va da sé, dunque, che chi lavora sulla creazione di immagini deve essere in grado di immaginare e fornire elementi visivi capaci di esprimere e dialogare con questa evoluzione tecnologica, e di essere funzionale ai suoi usi e applicazioni. Depositphotos registra una crescente domanda di fotografie verticali, design e video che devono essere adatti agli usi che se ne possono fare in VR e AR.

2. DISTOPIA AL NEON
Ad aprile 2020 sarà rilasciato Cyberpunk 2077, videogioco di ruolo che potrebbe innescare un massiccio reinvestimento nel genere fantascientifico incentrato sull’intelligenza artificiale che sovrasta l’umanità. Anche se l’estetica cyberpunk ha avuto molta popolarità negli ultimi anni, da Blade Runner 2049 a Stranger Things e Black Mirror, ci si aspetta che le luci al neon e le vibrazioni distopiche influenzino massicciamente anche il mondo della comunicazione visiva e della moda, aprendo sfumature futuristiche in altri campi dell’arte. Secondo Sebastiaan Scheer dell’agenzia MediaMonks di Amsterdam, vedremo una sempre più pronunciata integrazione tra 3D, scheuomorfismo, flat design, animazione e realtà virtuale e realtà aumentata.

3. UN LIMITE ALL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE
Non c’è, ad ogni modo, bisogno di invocare troppo la fantascienza. Grazie all'aumentata potenza di calcolo, l'Intelligenza Artificiale ha fatto progressi alla velocità della luce e sta superando gli umani nelle capacità di apprendimento, cambiando rapidamente il mondo e la vita quotidiana di tutti noi. Ci si aspetta, dunque, che nel corso del 2020 assuma compiti che finora sono stati prerogativa degli umani. L'altro lato della medaglia è un aumento delle preoccupazioni circa le implicazioni di questi rapidi progressi. Stati, aziende, artisti, società leader in ambito tecnologico hanno già cominciato a cercare risposte alle attuali preoccupazioni, dalle ultime soluzioni contro i dispositivi a riconoscimento facciale di Hong Kong alle più generali preoccupazioni in tema di cybersecurity. È, insomma, giunto il momento di fare un discorso serio – e critico - sull’AI. Secondo l’artista interdisciplinare Anfi Sa, di Super an der Spree, un buon antidoto alle conseguenze negative della tecnologia sarebbe un parziale ritorno al low-tech, facendo un passo indietro e imparando dal nostro passato.

4. GIOCARE CON LA BAUHAUS
Nell'anno che sta per chiudersi abbiamo celebrato un secolo della scuola Bauhaus. L'estetica pioneristica nelle belle arti continua a influenzare il design contemporaneo e lo farà anche negli anni a venire. L'estetica Bauhaus è la nuova definizione di "less is more". tendenza evidente non solo nell'artigianato, nella pittura, nei tessuti, nell'architettura e nella tipografia, ma anche nel web design e nella grafica in generale. Si estende oltre un'estetica che tutti conosciamo per diventare una scuola di idee che può servire come ispirazione e sfidare lo status quo nel 2020. A patto che i suoi elementi caratterizzanti  - disegno flat o semi-flat e il minimalismo – siano in grado di diventare interattivi, con transizioni complesse, l’uso di elementi 3D, layout non convenzionali, illustrazione e tipografia personalizzata, come suggerisce Martin Holouebeck, CEO di Pixit.

5. BRUTALISMO E DECADIMENTO DIGITALE
Le radici del brutalismo affondano nell'architettura, ma il concetto e lo stile che lo caratterizzano hanno preso il sopravvento anche nel mondo digitale. Cinque anni fa è emerso una interessante rivalutazione del brutalismo, diventato un topic molto seguito su Instagram. Oggi è una tendenza in evoluzione che esorta sia i designer che gli spettatori a uscire dalla comfort zone del lavoro raffinato.
L'estetica "grezza" viene spesso applicata ai siti web e alla progettazione grafica, risultando in uno stile che nel complesso attira l'attenzione. Non è sempre piacevole, ma sicuramente rinfrescante in un ambiente che prolifera di layout perfezionisti, le composizioni da rivista e le scelte artistiche fatte per piacere a tutti. E non deve essere confuso con l'anti-design.


6. L’AVVENTO DEI TONI TENUI
Dall'accostamento di colori audaci e futuristici nascono palette cromatiche delicate, comunicative e rilassanti. Come il colore Tranquil Dawn, una fugace tonalità di verde tenue, o alcune sfumature di beige e riflessi monocromatici già emersi quest’anno. In un mondo di design e scelte artistiche audaci, le tonalità tenui comunicano una raffinatezza da raggiungere con un tocco minimalista.
L’agenzia WGSN, che studia le nuove tendenze, comprese quelle cromatiche, ha puntato sul Neo-Mint come colore dell’anno, in grado di esprimere un equilibrio tra natura e tecnologia, una pausa per gli occhi e per la mente. E Nikki Burton, direttore creativo di Perq Studio, in accordo con questa filosofia del colore tenue e rilassante, parla della Joy of missing out, che permette di lasciare fuori gli orpelli e concentrarsi sulle cose essenziali.


7. USO DELLA PERCEZIONE OTTICA
Un buon design riesce, per definizione, a catturare l’attenzione del pubblico. La deformazione visiva della composizione e dei font o il gioco sulla percezione ottica, però, possono attirare gli sguardi più di una composizione perfetta, in virtù della loro imprevedibilità. Le nostre menti sono programmate per cercare un pattern, ma se questi vengono eliminati dalla composizione è necessario fermarsi e cercare di cogliere una prospettiva più ampia. Si tratta, insomma, di sfidare gli utenti per catturarne l’attenzione e trasmettere il messaggio che si vuole trasmettere in un’esperienza più immersiva.

8.
 GRAFICA DINAMICA ORGANICA
Sfidare le regole della gravità? È possibile con gli strumenti giusti. La grafica dinamica organica è un’estensione della tendenza della 3D Design transition che ha caratterizzato lo scorso anno, stile che, se usato con parsimonia, affascina il pubblico con movimenti rilassanti, forme fluide e figure decostruite in movimento. Questa tendenza fonde animazione, tecnologia, arte e design, ma trae ispirazione anche dalla natura e dalle forme organiche. Il risultato sono opere ipnotiche da cui è difficile staccare gli occhi.

9. PASSAGGIO AL VERTICALE
Il video verticale si conferma una tendenza in crescita per marchi, influencer e chiunque si rivolga ai social media per l’intrattenimento informativo.  Dal momento che cresce la domanda di contenuti pronti per i social media, le piattaforme stock si adattano allo standard del formato verticale, dando il via libera alla creazione di contenuti orientata verticalmente.
 

  1.  PRIMI PIANI ONESTI
i brand stanno scegliendo la strada dell’onestà grazie a immagini che mostrano i primi piani dei prodotti, concentrandosi sulla qualità e sottolineando l'importanza dell’essere trasparenti nei riguardi dei clienti.
Questa tendenza implica lo spostamento verso una minore post-produzione, non solo in campo pubblicitario ma nella fotografia in generale. È necessario concentrarsi meno su ritocchi artefatti e più su dettagli in grado di rappresentare i propri progetti.

 


18/12/2019


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