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Le nobilitazioni fanno la differenza sul mercato

La nobilitazione degli stampati è una chiave di lettura delle esigenze del consumatore moderno. In sintesi consente a chi la introduce nella stampa del proprio packaging di potersi differenziare dal resto del mercato e di aprirsi a nuove nicchie di consumatori. Il settore della nobilitazione dei packaging è in costante crescita e alla base di questo andamento ci sono diversi fattori. Tra questi rientrano i risultati di alcune ricerche che testimoniano come l’80% degli acquisti di oggi viene effettuata d’impulso. In ogni attività di comunicazione serve andare a colpire la sfera emozionale e personale dell’utente. Colpire la sfera emozionale e personale significa attivare i sensi del destinatario del nostro messaggio. La nobilitazione può trasformare un semplice package in uno stimolatore sensoriale, grazie alla straordinaria capacità di veicolare esperienze diverse – vista, tatto, udito, gusto e olfatto – e incrementare in tal modo l’impatto del brand di oltre il 70% (Millward Brown, Brand Sense research). La stimolazione simultanea di più sensi favorisce la memorizzazione e il recupero di maggiori informazioni contribuendo in tal modo ad aumentare l’efficacia della comunicazione del brand. Gli enormi progressi nella ricerca di materiali, inchiostri, soluzioni di stampa tradizionale e digitale rendono possibili variegate formule di nobilitazione, ciascuna delle quali può al meglio adattarsi ai diversi mercati di sbocco. (Fonte: Libro Bianco del Package Printing 2017 di ACIMGA – ARGI).

Ma come si nobilita uno stampato? Le tecnologie di stampa hanno raggiunto livelli che permettono di stampare sempre più rapidamente senza andare a scapito della qualità. La gamma dei supporti è in crescita e gli inchiostri vengono costantemente perfezionati. Ciò che esce dalla stampante, tuttavia, non è il prodotto finito: dopo la stampa c’è il finishing, ed è proprio in questo ambito che si colloca l’ampio e variegato mondo della nobilitazione. Verniciature, fustellature, rilievi a caldo e a freddo e goffrature, laminazioni metalliche, effetti profumati sono solo alcune delle possibilità esistenti oggi.
Ogni possibilità di nobilitazione presenta poi una vasta di gamma di scelte al suo interno. Nel solo mondo delle verniciature, per esempio, abbiamo oggi la possibilità di scegliere tra diverse tipologie che implicano diverse tecniche di stampa per diversi risultati: vernici acriliche lucide o opache, ruvide, spessorate, dreep-off, cangianti/perlescenti, profumate, glitter, verniciatura tipo “gratta e vinci”, thermocolor, glow in the dark, vernici UV di diversi tipi: litografico, flessografico e serigrafico. Da segnalare le verniciature UV bassa migrazione per il mercato alimentare e le verniciature anticontraffazione ottenute in serigrafia con inchiostri di Wood.
E ancora, le plastificazioni oggi possono essere lucide o opache, soft touch, antigraffio, metallizzate, olografiche, solventless, dry o all’acqua, le fustellature possono essere meccaniche o laser cut, i rilievi possono essere embossing o debossing, a caldo o a freddo... Insomma, le possibilità tecniche e le combinazioni tra tecniche e materiali sono potenzialmente infinite, e l'unico limite per dare tutta un'altra patina ai propri stampati, indipendentemente dal fatto che siano destnati a essere visti da un milione di persone o da dieci, è la creatività.



 


01/03/2018


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