Approfondimenti

Il lato tecnologico delle etichette

Quello del labeling è un ecosistema applicativo che coinvolge le principali tecnologie di stampa, tutte le tecniche di nobilitazione, sofisticati sistemi di finishing, senza dimenticare le soluzioni software per la creazione, la prestampa e la gestione dei processi.

Di Alexia Rizzi | Su PRINTlovers 105

Quando si parla di etichette dal punto di vista produttivo – che significa includere l’intera filiera dalla progettazione al finishing – non si può prescindere dal collegare l’evoluzione di questo variegato e variopinto mondo di prodotti stampati agli sviluppi tecnologici. Oggi, proprio grazie alle sempre più vaste ed efficienti possibilità produttive, l’accezione della parola etichetta spazia dalla tradizionale acqua e colla in carta a quella definita pressure-sensitive anche detta PS label (più comunemente definita autoadesiva), a cui si aggiungono le wraparound label (così dette perché avvolgono il prodotto in tutto il suo perimetro), le shrink sleeve (tubolari termoretraibili). Sono etichette, nonostante non ne abbiano l’aspetto, anche le IML label (acronimo inglese di In-mold labeling) prestampate generalmente su PP e applicate a contenitori in plastica tramite iniezione direttamente nello stampo del contenitore stesso.
L’altro fattore da considerare è il range di lavorazioni applicabili a quei pochi centimetri di materiale stampato che compone l’etichetta, permettendole di spaziare da un livello estetico che possiamo definire “base”: pensiamo all’etichetta di qualsiasi prodotto mainstream, come ad esempio le olive in salamoia di una private label, stampata in quadricromia su carta standard, fino alle più elaborate e ricercate etichette per i settori Wine & Spirit, profumeria di alta gamma e in generale per i prodotti di lusso. In alcuni casi si tratta di veri e propri artefatti, risultato di un’alchimia tra raffinati design, carte o supporti preziosi, tecniche di stampa in grado di riprodurre un color gamut sempre più ampio, nobilitazioni elaborate, rilievi, incisioni e fustelle complessi e originali.

Stampa digitale: una crescita inarrestabile
All’ultima edizione di Labelexpo Europe, che si è svolta a settembre 2023 a Bruxelles, abbiamo contato ben 25 produttori di macchine da stampa digitali per etichette. Negli ultimi anni questa tecnologia, sia essa inkjet, LEPx con Electroink, ma anche a toner, ha conosciuto una crescita sorprendente in tutti i comparti della stampa e nello specifico nel labeling. I vantaggi più ovvi dell’impiego dei sistemi digitali, a foglio o a bobina, sono la possibilità di produrre brevi tirature, assecondando un segmento del mercato che richiede lotti più contenuti e ristampe più frequenti; la capacità di personalizzazione destinata a specifici eventi o campagne, a limited edition e ormai anche su larga scala, quella che è definita la mass-personalization (si pensi alle azioni mass market di Coca-Cola, Nutella, Heineken basate sulla diversificazione uno a uno delle etichette); e la riduzione degli scarti, sia in fase di avviamento della produzione sia per il fatto di produrre on-demand. Se questi sono i risvolti più conosciuti della diffusione della stampa digitale, dobbiamo considerare che le macchine digitali sono diventate così popolari anche grazie alla sempre maggiore produttività, affidabilità, qualità e versatilità raggiunta dai sistemi di ultima generazione.
Un fattore determinante è la capacità di alcuni sistemi di stampa di offrire un color gamut sorprendentemente ampio: oggi si stampa in CMYK più Orange, Violet e Green, Reflex Blue, Rhodamine Red, Bright Yellow, raggiungendo una copertura che raggiunge il 97% dei colori Pantone, a cui si aggiungono tinte fluo e vernici. I materiali trasparenti e colorati possono essere stampati con l’inchiostro bianco, offerto in diverse versioni sia standard sia premium, anche con capacità di coprenza che imitano i risultati del bianco serigrafico. La velocità e la conseguente produttività degli attuali sistemi di stampa digitale, che può raggiungere fino a 120 metri lineari al minuto mantenendo una qualità di 1200x1200 dpi, nonché gli automatismi legati al controllo qualità e la possibilità di gestire un’ampia gamma di materiali, che spaziano dalle carte naturali, goffrate e texturizzate ai supporti vinilici, hanno determinato l’affermarsi di questa tecnologia nel mercato del labeling. Una diffusione che tocca sia la fascia alta in termini di qualità, sia con sistemi pure digital, sia ibridi in cui un modulo di stampa inkjet è posto in linea in soluzioni che integrano diverse tecnologie, sia quello delle sleeve e dei prodotti destinati agli scaffali della grande distribuzione, laddove si richiedono tirature medie e ristampe frequenti.

Sostenibilità comune denominatore dell’intera supply chain
La sostenibilità oggi è un assunto trasversale all’intera supply chain, nonché un fattore in grado di influenzare i decision maker sin dalla fase di valutazione del progetto. I brand oggi richiedono ai loro fornitori certificazioni di trasparenza in merito a pratiche sostenibili finalizzate a rendicontazioni per ottemperare alle normative sulle emissioni e sulla carbon footprint, ma anche alla redazione dei rapporti di sostenibilità ambientale e sociale secondo i criteri ESG.
Uno smart design in ambito di packaging così come di labeling può contare sullo stato dell’arte della ricerca e sviluppo dei diversi produttori di supporti orientata alla messa a punto di materiali riciclati e riciclabili e all’impiego di fibre alternative, derivate dalla canapa e dal bambù, e in generale a una maggiore diffusione delle carte naturali. Crescono anche gli adesivi compostabili e il concetto upcycling, che prevede il riuso della glassine siliconata per dare nuova vita a un materiale che altrimenti sarebbe di scarto; ma anche la diffusione delle linerless label oltre il loro abituale ambito di applicazione. Tendenze, quelle sopra citate, che richiedono ai fornitori di tecnologia di adeguare le caratteristiche dei sistemi di stampa ai materiali di consumo più in uso in modo da offrire elevate prestazioni non solo in termini di qualità e stabilità, ma anche di produttività e redditività.
Per gli inchiostri la tendenza è di formulare soluzioni base acqua, ma anche primer e coating sviluppati tenendo conto non solo delle prestazioni dell’etichetta ma anche del suo fine vita, rendendo così più semplice la fase di deinking e la riciclabilità. Lo stesso vale per i toner di nuova generazione che offrono caratteristiche di eco-sostenibilità e al contempo di compatibilità per il contatto con alimenti.

Nobilitazione
Le tecniche di nobilitazione tradizionali impiegate per impreziosire le etichette quali stampa a caldo, cold foil, rilievi a secco, serigrafie e vernici si arricchiscono di nuovi materiali. In ambito di lamine, i produttori lanciano ogni anno nuove soluzioni con colori ed effetti accattivanti: olografici 3D, colori metallizzati lucidi e opachi, tinte pastello, foil trasparenti, elementi tattili e tridimensionali. Al contempo, si lavora per rendere i foil più sottili e resistenti a parità di prestazioni in ottica di sostenibilità. Sistemi di stampa ibridi consentono di inglobare in linee di produzione customizzate in base alle esigenze produttive, che possono includere unità per verniciatura flexo, serigrafia, stampa a caldo, fustelle, applicazione di etichette multi-strato e molto altro, per risultati di grande impatto visivo e tattile. Le tendenze attuali, in ambito di etichette di alta gamma, vedono una crescita della richiesta di microincisioni con texture e disegni personalizzati, che arricchiscano le lamine con un ulteriore tocco di raffinatezza. Un altro trend è l’impiego cliché per il blind embossing con lo scopo di conferire alla carta un look&feel che ne esalta la matericità scegliendo un tipo di nobilitazione minimal. Nuovi sistemi di embellishment di ultima generazione consentono l’applicazione del foil anche a etichette di prodotti mainstream comprese le shrink sleeve. Anche in quest’ambito la tecnologia digitale ha visto un recente rapido sviluppo di sistemi di nobilitazione digitali in grado di applicare lamine senza cliché, vernici e polimeri che riproducono effetti 2D e 3D, ma anche la metallizzazione sovrastampabile per rendere i colori brillanti e cangianti.
Dal punto di vista dell’inkjet un passo avanti è rappresentato dal recente annuncio di una tecnologia inedita specifica per il narrow web, che consente di ottenere un effetto opaco di elevata qualità nella stampa digitale a getto d’inchiostro.
Anche i produttori di macchine a toner stanno stringendo alleanze con fornitori di sistemi di nobilitazione per mettere a bordo delle loro macchine moduli per applicare il foil in un unico passaggio. Grazie alla resistenza al calore dei toner di ultima generazione è possibile applicare uno specifico transfer toner sulle aree dell’etichetta da nobilitare in modo che la lamina aderisca al supporto in base a quanto contenuto nel file di stampa per la metallizzazione.

Software e intelligenza artificiale
Software di gestione colore, MIS e soluzioni per i flussi di lavoro, ma anche sofisticati sistemi di controllo qualità e ispezione anche dedicati a lavorazione non facili da monitorare come le vernici, sono i prodotti che stanno conoscendo la maggiore spinta allo sviluppo in termini di efficienza, automazione, semplicità d’uso. Interfacce user-friendly e l’introduzione dell’intelligenza artificiale rendono sempre più intuitiva e autonoma la produzione.
Non sono una novità software e piattaforme integrate per la creazione di contenuti che consentono la collaborazione tra tutti gli attori coinvolti nella progettazione e produzione di imballaggi ed etichette finalizzati a ottimizzare i tempi di lavorazione, ma stiamo assistendo a una collaborazione sempre più stretta tra sviluppatori di software e produttori di macchine da stampa per mettere a punto soluzioni sempre più sofisticate. In particolare spiccano tool dedicati alla personalizzazione “su larga scala” per la creazione automatizzata delle grafiche, con sistemi di visualizzazione 3D di ultima generazione inseriti in soluzioni di flusso di lavoro integrate, inclusi portali di e-commerce. L’intelligenza artificiale è sempre più presente all’interno di specifici software e strumenti di progettazione dedicati a packaging ed etichette per rendere più rapida la gestione del colore anche in caso di ristampe e di repurposing.


23/09/2025


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