Interviste

Herita Marzotto Wine Estates. Più di un'etichetta, un'identità

Herita Marzotto Wine Estates è la nuova identità del celebre gruppo Santa Margherita. Cinzia Coderin, Product Manager, ci guida alla scoperta del processo creativo dietro le etichette del Gruppo, potenti strumenti di comunicazione che esprimono l’identità e i valori aziendali.

Di Melissa Ceccon | su PRINTlovers 105

Un rebranding che celebra 90 anni di storia e passione per il vino. Un nuovo nome che ha fatto il suo debutto ufficiale in occasione di Wine Paris a febbraio. “Herita” simboleggia l’eredità (heritage, in inglese) di quanto realizzato fino a oggi come Santa Margherita Gruppo Vinicolo: un modello di successo che ha segnato il “miracolo italiano”, trasformando il modo di consumare vino in Italia e nel mondo. Una strategia imprenditoriale che ha esportato l’eccellenza italiana oltreconfine.
Fondato nel 1935 dal Conte Gaetano Marzotto a Fossalta di Portogruaro (VE), e ancora saldamente nelle mani della terza generazione della famiglia, Herita Marzotto Wine Estates è diventato uno dei più importanti player italiani nello scenario mondiale del vino, con oltre 27 milioni di bottiglie vendute in più di 90 Paesi.

Herita rappresenta oggi un mosaico enologico che affonda le radici in 10 tenute e altrettanti brand: Santa Margherita, Torresella, Kettmeir, Ca’ del Bosco, Cà Maiol, Lamole di Lamole, Vistarenni, Tenuta Sassoregale, Cantina Mesa e Roco Winery. Oltre 760 ettari produttivi lungo tutto lo stivale, attraverso alcune delle regioni vinicole più prestigiose come il Veneto Orientale, Conegliano Valdobbiadene, Lugana, Franciacorta, Chianti Classico, Maremma e Sardegna. A questi si aggiungono altri 40 ettari produttivi nella Willamette Valley in Oregon (USA).

Un’estensione territoriale importante. Per questo il gruppo investe molto nella comunicazione visiva dei propri prodotti, una strategia di marketing fondamentale che mira a raccontare non solo l’eredità del gruppo, ma anche la sua identità. Di questo aspetto abbiamo parlato con Cinzia Coderin, Product Manager di Herita Marzotto Wine Estates, che da oltre 12 anni lavora alla creazione e al design delle etichette.

«Prima di scegliere colori, materiali e grafica, mi piace conoscere ogni caratteristica del vino», ci dice. Perché ogni etichetta che esce dalle cantine di Herita Marzotto Wine Estates non è solo una semplice etichetta, ma una vera e propria opera di design studiata nei minimi dettagli, in grado di affascinare anche i wine lovers più esigenti. Grazie a scelte consapevoli sui materiali e a tecniche di stampa e nobilitazione che danno vita a un design chiaro e facilmente leggibile, il gruppo riflette i suoi valori di qualità, tradizione e innovazione in ogni bottiglia.

Perché se il vino è il cuore pulsante del gruppo, il grande lavoro che c’è dietro ogni singolo aspetto del prodotto è l’anima che fa grande una realtà italiana come Herita Marzotto Wine Estates.

Come esprimete i valori e l’identità del gruppo attraverso i materiali stampati?
Herita Marzotto Wine Estates cura con attenzione ogni aspetto visivo dei suoi materiali stampati per trasmettere valori di qualità e sostenibilità. La scelta di carte riciclate e certificate FSC e la cura per il confezionamento e la nobilitazione riflettono il nostro impegno. Ogni etichetta è pensata per raccontare la storia del prodotto, con dettagli chiari e distintivi come il logo o il nome del produttore, e per comunicare il legame con la tradizione, l’autenticità e l’identità del brand. Una filosofia che promuove la trasparenza verso il consumatore.

Come gestite l’identità dei vostri prodotti e quale ruolo hanno il design e la stampa?
Il design delle etichette è essenziale per raccontare la storia e il legame con i territori di origine. Ogni prodotto è differenziato attraverso dettagli che rafforzano l’identità visiva dei vari brand, trasmettendo i valori attraverso colori, materiali e nobilitazioni. Ogni elemento grafico, dai colori alle finiture, è pensato per esprimere l’identità e il posizionamento del brand. Per noi, la stampa è una fase cruciale, dove siamo direttamente coinvolti per garantire la qualità e la coerenza visiva, sempre con attenzione all’autenticità e alla sostenibilità. Le etichette partono da un’idea grafica e si trasformano in “biglietti da visita” per Herita.

Come si sviluppa la creatività delle vostre etichette? Viene tutto studiato internamente al Gruppo? Oppure avete dei fornitori che fanno anche da consulenti?
Il processo di creazione di una nuova etichetta o di un restyling inizia con un brief dettagliato, sviluppato in collaborazione con i dipartimenti marketing e vendite. Il team creativo, composto da interni e agenzie, esplora idee e bozze per definire la direzione visiva. Successivamente, testiamo la fattibilità con la produzione, finalizzando carta, prove colore e nobilitazioni. Il culmine del processo è l’avviamento stampa, il momento in cui l’etichetta prende vita.

Quali criteri guidano la scelta dei materiali, delle tecniche di stampa e delle nobilitazioni?
La scelta dei materiali e delle tecniche di stampa dipende dallo storytelling che vogliamo trasmettere. Si parte dal comprendere il messaggio del brand, poi si scelgono carte particolari per rafforzare il concetto o colori e lamine per accendere “la luce” su dettagli importanti. Studiamo con attenzione tutte le novità riguardanti materiali e nobilitazioni per essere aggiornati sulle tendenze di mercato e rispondere alle esigenze dei consumatori.

La sostenibilità è un valore importante per voi. In che modo questo tema si riflette nelle vostre scelte di comunicazione, dalle etichette al packaging?
Herita Marzotto Wine Estates integra la responsabilità ambientale in ogni aspetto della sua comunicazione. Utilizziamo materiali riciclati e certificati FSC, promuovendo pratiche sostenibili come l’uso di bottiglie leggere per ridurre l’impronta di carbonio. Inoltre, con il progetto Rafcycle, riutilizziamo i supporti delle etichette per creare nuovi prodotti, come secchielli per il ghiaccio, offrendo così un ciclo di vita sostenibile al nostro packaging.

C’è un progetto recente, particolarmente innovativo o sfidante, che vuole raccontarci?
A giugno 2024 abbiamo presentato “Harmonia Mundi”, il primo spumante realizzato a Venezia con le uve coltivate nei chiostri di San Francesco della Vigna. Un vino esclusivo, proposto in tiratura limitata, con packaging che richiama i colori e gli elementi della Laguna. Abbiamo utilizzato una tecnica di decorazione diretta sul vetro per creare sfumature armoniose e “ondeggianti” che rendono ogni bottiglia unica.

Guardando al futuro, quali sono le prossime sfide e progetti? State esplorando l’uso di tecnologie innovative per arricchire la comunicazione e la tracciabilità dei vostri prodotti?
Stiamo facendo test sull’uso della tecnologia AI solo in fase di raccolta dati e analisi di mercato. Le tecnologie innovative come intelligenza artificiale, blockchain e digital watermark offrono opportunità per arricchire la comunicazione con i consumatori e migliorare la trasparenza. C’è ancora molto spazio per crescere, ma siamo entusiasti di esplorare queste nuove possibilità.

IM INTER
La limited edition
La limited edition del Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG Brut, creata in collaborazione tra Inter e Santa Margherita, brand di Herita Marzotto Wine Estates, rappresenta un connubio perfetto tra il prestigio globale del Club e la tradizione vinicola italiana. La sfida di mantenere l’identità di entrambe le realtà, nel rispetto della tradizione vinicola e dell’iconicità della maglia nerazzurra, ha portato alla creazione di un design distintivo che contamina l’intera etichetta e l’astuccio. La scelta dell'oro opaco Luxor 425 e della vernice serigrafica ruvida si combinano con una serigrafia luminescente che, se portata al buio, rivela sulla bottiglia il simbolo iconico del Biscione e gli occhi del serpente, questi ultimi visibili solo in assenza di luce. La carta scelta è certificata FSC, mentre coerenza e continuità è data dal secondary packaging impreziosito con l'oro opaco Luxor 425 e una vernice serigrafica lucida ad alto spessore.

HARMONIA MUNDI
Il vino che racconta la Serenissima
Harmonia Mundi nasce dal più antico vigneto urbano di Venezia, il Convento di San Francesco, fondato nel 1254. Il progetto di vinificazione si distingue per l’approccio biologico e per la valorizzazione delle tradizioni locali. Ogni bottiglia è un pezzo unico, impreziosito da un listello di legno di briccole esauste, recuperato dalla laguna e trasformato in materiale pregiato. Questi listelli, che sono naturalmente irregolari e alterati dal tempo, conferiscono alla bottiglia un carattere inimitabile, simboleggiando la fusione tra passato e presente. La bottiglia è decorata con una tecnica di sublimazione, che permette di ottenere una resa cromatica vivida e durevole sulla superficie del vetro, senza alterarne la trasparenza. L’etichetta, invece, è in alluminio adesivo, scelto per la sua eleganza e per le sue proprietà di resistenza agli agenti atmosferici. Una scelta che garantisce una superficie lucida e riflettente, in grado di enfatizzare i dettagli grafici e di conferire alla bottiglia una sensazione di raffinatezza.

CÀ MAIOL
Eleganza per l’iconica cantina sul Lago di Garda
Cà Maiol ha intrapreso un raffinato processo di rebranding, rinnovando non solo l’immagine, ma anche il packaging per comunicare al meglio l’essenza del territorio e attrarre un pubblico internazionale. Il restyling prende ispirazione dalla “chiave di volta” di una facciata della cantina, simbolo di solidità e tradizione, reinterpretato in modo moderno e originale. L’etichetta, caratterizzata da un design elegante e sobrio, è impreziosita da lamina oro a caldo, rilievi a secco e vernici braille, conferendo un valore visivo e tattile esclusivo. La carta utilizzata, certificata FSC®, è una scelta ecologica e di alta qualità, ideale per valorizzare le nobilitazioni e garantire la resistenza all’umidità, mantenendo un’impronta sostenibile. Un design che racconta l’autorevolezza della cantina e la sua capacità di evolversi nel tempo, esprimendo lo stile unico di Cà Maiol.

 


31/03/2025


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