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Al di là del muro

Niente come il wallpaper porta nel nome il suo utilizzo. Ma chi l’ha detto che i supporti per l’interior hanno un’unica destinazione d’uso? Con la combinazione tra innovazione tecnologica e creatività, i materiali possono vivere nuove storie.

Di Caterina Pucci | su PRINTLovers 90

Chi nasce parato non può morire carta da lettera. E perché mai?Oggi, complice anche la volontà delle aziende di rimettere in circolo sfridi e scarti di produzione, o di sviluppare una trasversalità su mercati diversi, è possibile raccontare storie di materiali che sono andati oltre lo scopo per cui sono stati creati, trasformandosi in qualcosa di alternativo. Dagli oggetti di uso quotidiano, come i complementi d’arredo e la stationery, fino al packaging di lusso. Ne abbiamo parlato con Francesca Spina di Jannelli&Volpi, Cecilia Paganini di La Fiorellaia, Fabio Cosio di Polyedra e Francesco Leschiutta di Pièl Luxury Foil. 

Nuova vita al parato
Niente come il wallpaper, abbiamo detto, porta nel nome il proprio destino apparentemente ineluttabile. Eppure l’azienda produttrice di carte da parati Jannelli&Volpi ha dimostrato che è possibile immaginare nuove destinazioni d’uso per le decorazioni murali. «JVedition nasce dalla volontà di coordinare i nostri wallpaper con alcuni piccoli oggetti di uso quotidiano e, al tempo stesso, dare nuova vita agli scarti di produzione» spiega Francesca Spina, Marketing Store Manager di Jannelli&Volpi. «La nuova collezione porta il nostro know how su diverse superfici, anche non murali. Ecco che nasce la combinazione delle carte, spesso firmate e di design, con materiali scelti per la loro qualità e sostenibilità, come carta, cartone, legno». All’interno del Jvstore, nuova boutique situata in Corso Garibaldi a Milano, si trova una selezione mirata di prodotti e complementi d’arredo che offrono nuove soluzioni d’impiego delle carte da parati come notebook, paralumi, tovagliette americane, tutte realizzate con scarti di produzione. Preziosi tessuti d’arredo rivestono, invece, altri elementi di arredo come pouf e poltroncine. Per celebrare i sessant’anni di storia dell’azienda, in occasione dell’opening, i notebook sono stati proposti in un’edizione limitata di soli 100 pezzi, rivestiti con altrettanti rivestimenti murali. Ispirata dall’allestimento tematico realizzato in collaborazione con Marta Meda e Totem Italia, l’azienda ha inoltre realizzato la proposta natalizia di decorazioni per la casa “snowflake”. Durante il Fuorisalone di settembre 2021 sono entrate a far parte della collezione anche le tovagliette americane, i barili sedute/contenitori e i cuscini rivestiti con carte da parati Jannelli&Volpi. «Abbiamo realizzato un prodotto tecnico, scegliendo un materiale vinilico facilmente smacchiabile, che abbiamo reso resistente grazie a un’anima interna che ne garantisce lunga durata» prosegue Spina. Che siano pezzi unici o in edizione limitata, la filosofia è quella di recuperare il più possibile materiali già a disposizione. «Questa caratteristica non rappresenta un limite, anzi, è il valore aggiunto di JVedition» conclude Spina. «Ogni taglio di carta da parati porta con sé una storia, che prosegue nell’oggetto che da questa prende forma».

Fiori e wallpaper, combinazione perfetta
Se scrivere lettere su carta vi sembra un gesto romantico e senza tempo, non potrete non amare Le Demodé, una limited edition di buste con carta da lettera di pregio. Ogni box contiene dieci buste, dieci biglietti e dieci punti colla, declinati in 11 fantasie che esplorano un vasto ventaglio di colori. A suggellare il fascino suggestivo di questa collezione, i nomi di ciascuna box: Norma, Tosca, Mimì, Turandot. L’intuizione è di Cecilia Paganini, flower designer, che nel 2015 ha deciso di trasformare la propria passione per i fiori e il loro potenziale evocativo in un progetto di vita. Così nasce La Fiorellaia, in un piccolo laboratorio artigianale a Bedizzole, provincia di Brescia, prima di spostarsi in centro città. Oggi tutte le attività – che non si limitano alle composizioni floreali, ma includono anche servizi di wedding design e allestimenti – si svolgono nel quartier generale Via Milano 43. Uno spazio polifunzionale, che ospita non soltanto il negozio, ma anche laboratorio e uffici grafici, progettuali e operativi.  «In un periodo storico in cui la vita sociale e il contatto fisico sono quasi azzerati, ho pensato che Le Demodé fossero un modo per riscoprire il valore del contatto, attraverso un oggetto fuori moda come la busta con carta da lettera» spiega Paganini. «Il progetto prende vita durante un giro per mercatini delle pulci, alla ricerca di due comodini per la finitura di un allestimento floreale. Il mio sguardo è stato subito catturato da una parete di bobine. Mi avvicino e ne srotolo una… carte da parati! Si trattava del fondo di magazzino di una storica tappezzeria milanese ormai dismessa. 4.412 rotoli, 160 fantasie. Le acquisto tutte, senza pensarci su due volte. Il suono della carta che si svela è eccitante e l’odore inebriante. I colori e le fantasie mi lasciano senza fiato. È un’epifania di sentimenti che mi suggeriscono che ho tra le mani un tesoro. Quante cose avrei potuto fare con quelle carte?». L’uso della tappezzeria nella realizzazione di bigliettini e carta da lettere impone chiaramente alcune difficoltà in più a livello tecnico. Le confezioni, tutte pezzi unici, sono rivestite della carta nella stessa fantasia delle buste che contiene. Più che per i biglietti, che hanno tagli semplici, per realizzare le buste il team La Fiorellaia ha studiato diversi passaggi tecnici che potessero adattare il wallpaper alla lavorazione. Dopo essere state stese, accoppiate e fustellate a mano, le carte sono state oggetto di numerose prove per selezionare gli accostamenti di colori e fantasie più efficaci. «È un prodotto di nicchia, che ha avuto bisogno di tempo per prendere forma e avrà bisogno di altrettanto tempo per essere compreso. Le carte sono state abbandonate e il loro potenziale è rimasto incompreso per anni. Sono certa che toccandole con mano si possa percepire chiaramente la preziosità della lavorazione e dei materiali utilizzati per realizzarle. Non sono solo belle, ma rappresentano un pezzo di storia a cui abbiamo dato nuova vita, attraverso un progetto di accostamenti che le potesse valorizzare» conclude Paganini.

Sensazioni materiche, oltre la carta
Valorizzare la naturale espressività dei materiali da rivestimento, sfruttando l’innovazione tecnologica per intensificarne le sensazioni visive e tattili, è il mantra di Lamitex. L’azienda pordenonese è specializzata nella produzione e commercializzazione di laminati decorativi per i settori retail, contract e hotellerie. «Oltre al wall paneling, i nostri prodotti trovano impiego nel rivestimento di diverse tipologie d’arredo tra cui scaffalature, mobili, soffitti, cornici da porta, specchiere» – spiega Francesco Leschiutta, Business Developer Manager Lamitex Pièl Luxury Foil. «Recentemente un cliente nel settore lighting ha richiesto di utilizzare le nostre applicazioni per una collezione di paralumi che, grazie alle nostre decorazioni, che giocano sull’utilizzo dell’effetto cemento, piombo e metallizzato, permettono di realizzare giochi di trasparenze attuali e molto apprezzati». Esemplificativa del suo attento lavoro di ricerca e sviluppo è l’attività della divisione Pièl Luxury Foil, con la quale produce supporti per il packaging di lusso. Uno degli ultimi progetti è quello realizzato in collaborazione con l’azienda vinicola Dario Coos, per la quale Pièl Luxury Foil ha realizzato una collezione di carte materiche che rievocano l’effetto del legno anticato. «La sensazione tattile è data da un accurato lavoro di goffratura in macchina – prosegue Leschiutta – e a ogni tipologia di vino è stato abbinano un diverso “legno” con tinte ora chiare, ora scure, e goffrature più o meno profonde».

L’inarrestabile ascesa del tessuto
Quando si parla di innovazione e materiali è ormai impossibile schivare il protagonista assoluto, ossia il tessuto. Lo conferma anche Fabio Cosio, Product Manager di Polyedra, distributore specializzato di supporti per la comunicazione stampata, raccontando come la richiesta di soluzioni d’arredo e allestimento che ne prevedano l’utilizzo non ha fatto che aumentare, soprattutto in conseguenza dell’emergenza Covid-19. «Il successo del tessuto è sicuramente influenzato da molti fattori, in primis la necessità di ridurre l’impatto ambientale dei prodotti, soprattutto quando parliamo di soluzioni deperibili come quelle pensate per un allestimento fieristico o un temporary shop» spiega Cosio. «E poi, naturalmente, ci sono motivazioni di carattere funzionale ed estetico: le soluzioni in tessuto sono leggere, facili da trasportare e conferiscono immediatamente eleganza a qualsiasi tipo di oggetto». Anche per questo, il portfolio dell’azienda si è recentemente ampliato, includendo nuovi tessuti adatti alla personalizzazione degli oggetti più comuni. «Oltre al classico wallpaper, mostriamo ai nostri clienti quante applicazioni si possono fare: sedie e sgabelli, tovagliette, ma anche tappeti – aggiunge Cosio – durante uno dei nostri eventi abbiamo nobilitato uno scatolone per macchina da caffè, rivestendolo con un tessuto leggero stampato con una nostra grafica». Si tratta di soluzioni che permettono di rinnovare l’ambiente di un punto vendita, di un ufficio, di uno showroom senza essere costretti a sostenere ingenti lavori di ristrutturazione».


15/07/2022


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