Interviste

I cromatismi preziosi di Leonori Gioielli

Forme iconiche, creazioni esclusive e tutta la riconoscibilità dello stile italiano. È il colore il tratto distintivo dei gioielli firmati Leonori. Dalle pietre preziose che li compongono, prendono forma le collezioni: piccole opere d’arte da indossare impreziosite dalle meravigliose variazioni cromatiche di rubini, zaffiri e smeraldi. Anche nel packaging s’impone con evidenza il segno riconoscibile di una Maison, che dal 1960 coniuga la ricerca dell’esclusività con l’eleganza italiana, l’estetica contemporanea con la classicità.

Di Anna Aprea | Su
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Uno stile sofisticato che porta il segno riconoscibile del gusto italiano, ma anche molto, molto colore. Vere e proprie opere d’arte, i gioielli della Maison Leonori accolgono, nelle cornici scintillanti di diamanti, smeraldi, zaffiri, rubini, il tratto espressivo del design Leonori. Un segno sfavillante, gioioso, vitale. Fondata 56 anni fa dal maestro gioielliere Agostino Leonori, Leonori Gioielli ha vissuto, in mezzo secolo, una lunga, progressiva espansione. Da piccolo laboratorio orafo, grazie all’intraprendenza di Cesare, Lucio e Daniela (i tre figli di Agostino che si sono alternati alla guida) l’azienda ha saputo espandere la sua rete di contatti nel mondo, mantenendo sempre salde le tradizioni, la costante attenzione a soluzioni stilistiche innovative, la ricerca dell’esclusività e dell’eleganza tutta italiana.

È grazie all’impegno di Cesare che Leonori ha poi cominciato a importare negli anni Novanta diamanti da Tel Aviv, smeraldi dalla Colombia, rubini dalla Birmania, zaffiri dal Ceylon. Da allora ha preso l’avvio la produzione di gioielli personalizzati, comprese le commissioni di diademi interamente fatti a mano. “Leonori — ci racconta infatti Eleonora, terza generazione della dinastia, impegnata in azienda insieme con la sorella Elisabeth — è nota soprattutto per la creazione di pezzi con diamanti e pietre colorate”. “Puntiamo molto sulla qualità delle pietre colorate — aggiunge — e ci riconosciamo in questo, siamo stati i primi a proporre il colore, anche quando tutte le aziende puntavano sul diamante mio padre e mio nonno hanno creduto nelle pietre di colore”.

I colori delle pietre sono anche i colori dei vostri packaging?
Si, certo. Il nostro colore privilegiato è infatti il blu navy legato all’eleganza ma abbiamo inserito anche un rosso ciliegia.

Come si posiziona Leonori nel mercato, qual è la specificità del vostro brand rispetto ad altri marchi che si muovono nell’analogo segmento?
Ci siamo focalizzati sulla qualità delle pietre preziose, sulla creatività e sull’artigianalità che sono i valori più importanti per noi.

Qual è il vostro modello di comunicazione, come si trasmette il vostro brand nel mercato?
Siamo sul mercato da quasi 60 anni e questo significa che il nostro modello, che prevede sia la creatività che la produzione in Italia, è stato premiato. Non abbiamo mai puntato sulla pubblicità a dispetto di altre aziende che trascurano poi la qualità. Il canale principale che trasmette la qualità dei nostri prodotti è il passaparola.

I valori su cui puntate?
Eccellenza nella scelta delle pietre preziose e manodopera, design interno e ricercato, stile italiano e prodotti personalizzati. Sono questi gli elementi che fanno sì che i nostri gioielli siano unici.

Cataloghi, brochure, libri, materiali cartacei, book fotografici… in che modo la carta come materia può trasmettere i valori Leonori?
La carta è prestigio e bellezza come i nostri gioielli.

E le confezioni?
Ricerchiamo qualità nei prodotti che vendiamo e dunque anche qualità nella carta, che deve trasmettere eleganza, lusso e prestigio. Utilizziamo la carta della cartiera svizzera Winter &Company per le scatole esterne, rivestite in seta blu navy. All’interno invece c’è la microfibra, materiale adatto ad accogliere i gioielli.

La personalizzazione dei gioielli è uno dei trend più forti, ci state pensando?
Abbiamo in mente di personalizzare sia il prodotto che packaging.

I cofanetti dei vostri gioielli. Ce ne parli: in che modo esprimono i valori della marca e il messaggio specifico del prodotto?
Sono cofanetti molto eleganti e semplici allo stesso tempo, perché riteniamo che una confezione giusta debba mettere in evidenza soprattutto il gioiello. Questo è fondamentale, non sarebbe opportuno se la confezione fosse più appariscente del prodotto. Una cosa è certa: noi siamo sempre alla ricerca di qualcosa di unico. I nostri gioielli hanno un valore senza tempo e si tramandano per generazioni, così anche il packaging deve sempre rispecchiare l’eleganza intramontabile, deve regalare quell’emozione della prima volta. Il mercato oggi premia il prodotto di nicchia così, anche per il cofanetto Leonori, abbiamo scelto un prodotto unico capace di suscitare un effetto sorpresa.

C’è una specifica attenzione ai materiali utilizzati? E alle nobilitazioni?
I materiali utilizzati nella nostra azienda sono la chiave dei nostri prodotti, vendiamo pietre preziose naturali che non passano di moda anzi acquisiscono valore nel tempo. Analogamente, nel packaging, abbiamo scelto la seta naturale e la microfibra.

Infine affrontiamo il tema dell’ impatto ambientale: è un fattore che prendete in considerazione nella produzione dei vostri cofanetti e di tutto il materiale di comunicazione? O pensate che sia un aspetto marginale per il consumatore finale?
Come per tutte le materie prime che acquistiamo in azienda stiamo molto attenti alla provenienza e siamo convinti che si possa fare business senza recare danno all’ambiente, senza sfruttare le persone, esaurire in modo dissennato le risorse del pianeta e incoraggiare mercati illeciti. Utilizziamo diamanti di sicura provenienza, importati da paesi che rispettano il Kimberly Process (l'accordo che garantisce che i profitti ricavati dal commercio di diamanti non vengano usati per finanziare guerre civili). Stessa attenzione rivolgiamo alla selezione delle carte e dei materiali dei nostri packaging: abbiamo infatti valorizzato prodotti artigianali, di qualità, certificati, che rispettino il pianeta. È importante dare esempio e guidare i nostri passi per dare un futuro migliore ai nostri figli.

 


26/10/2018


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